Un affare da 600-700 milioni di lire al mese, che ha
devastato terre nelle quali, visti i veleni sotterrati, si
poteva immaginare che nel giro di vent'anni morissero
tutti. Parole che mettono i brividi quelle pronunciate nel
1997 dal pentito dei casalesi Carmine Schiamone.
I rifiuti radioattivi «dovrebbero trovarsi in un terreno
sul quale oggi ci sono le bufale e su cui non cresce più
erba», raccontava Schiamone. Fanghi nucleari, riferiva,
arrivavano su camion provenienti dalla Germania. Nel
business del traffico dei rifiuti, secondo il pentito,
erano coinvolte diverse organizzazioni criminali (mafia,
'ndrangheta e Sacra Corona Unita). Ma i veleni non
venivano nascosti solo in provincia di Caserta : rifiuti
tossici, a suo dire, sono stati interrati lungo tutto il
litorale Domitio e sversati anche nel lago di Lucrino,
che si trova nell'area flegrea, in provincia di Napoli.
Il collaboratore di giustizia si soffermò sulle modalità
di smaltimento. «Avevamo creato un sistema di tipo
militare, con ragazzi incensurati muniti di regolare
porto d'armi che giravano in macchina. Avevamo
divise e palette dei carabinieri, della finanza e della
polizia. Ognuno aveva un suo reparto prestabilito».
«Si tratta della prima volta che la presidenza della
Camera decide di rendere pubblico un documento
formato da Commissioni di inchiesta che in passato
lo avevano classificato come segreto», (!!!!!!!!!!!!)
PER EVIDENTE CONNIVENZA NON VI PARE ?
L'ex boss racconta del periodo dal 1995 al 1997: Villa
Literno, che era di mia competenza - spiega ancora –
ho fatto io stesso l'amministratore comunale. Abbiamo
candidato determinate persone al di fuori di ogni
sospetto, persone con parvenze pulite e abbiamo fatto
eleggere dieci consiglieri, mentre prima ne prendevamo
tre o quattro. Un seggio lo hanno preso i repubblicani,
otto i socialisti e uno i comunisti. Io li ho riuniti tutti e
ho detto loro 'Tu fai il sindaco, tu l'assessore' e via di
questo passo. Mi dissero che mancava un consigliere
per avere la maggioranza. All'epoca c'era Zorro che
come boss dipendeva da me e gli ho detto: 'Andate a
prendere Enrico Fabozzo e lo facciamo diventare
democristiano'. Lo facemmo assessore al Personale. La
sera era comunista e la mattina dopo democristiano».
COMPLIMENTI !!! E NAPOLITANO
?????
CHE SAPEVA TUTTO ED E’ DI QUELLE PARTI??
COME MAI SE NE E’ STATO ZITTO E MUTO???