CARO BERSANI, CARO PD... :
FINANZIARE LE SCUOLE E LE CLINICHE PRIVATE
NON E' DI SINISTRA
COMPRARE SOTTOMARINI NUCLEARI O CACCIA F35
NON E' DI SINISTRA
INCULARSI IL REFERENDUM SULL'ACQUA PUBBLICA
NON E' DI SINISTRA
FINANZIARE LA T.A.V. FREGANDOSENE DEI PENDOLARI
NON E' DI SINISTRA
NON FARE UNA LEGGE PENSIONISTICA ADEGUATA
NON E' DI SINISTRA
AUMENTARSI STIPENDI SENZA DARE NELL'OCCHIO
NON E' DI SINISTRA
MANTENERE I SOLDATI NELLE GUERRE DEL MONDO
NON E' DI SINISTRA
FREGARSENE DEL TERRITORIO E DELL'INQUINAMENTO
NON E' DI SINISTRA
FARE UNA LEGGE ELETTORALE COME IL PORCELLUM
NON E' DI SINISTRA
MANTENERE 60.000 AUTO BLU ED I PORTABORSE
NON E' DI SINISTRA
GIOCARE IN BANCA CON I RISPARMI DEGLI ITALIANI
NON E' DI SINISTRA
APPOGGIARE MONTI+CASINI+FINI...
ED INCIUCIARSI CON BERLUSCONI E BOSSI
NON E' DI SINISTRA
E TUTTO QUESTO NON E' NEPPURE DEMOCRATICO !
BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DELLE PROPRIE IDEE
E PARLARE IL LINGUAGGIO DELLA GENTE CHE VI MANTIENE
BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DELLE PROPRIE IDEE,
SEMPRE, SENZA AVER PAURA DI PERDERE IL CADREGHINO !
« Ora tirano dalla strada, dal campanile e dalle case più lontane.
Gli sono addosso, non gli lasciano scampo. Di Nanni toglie di tasca l'ultima
cartuccia, la innesta nel caricatore e arma il carrello. Il modo migliore di finirla
sarebbe di appoggiare la canna del mitra sotto il mento, tirando il grilletto poi con
il pollice. Forse a Di Nanni sembra una cosa ridicola; da ufficiale di carriera.
E mentre attorno continuano a sparare, si rovescia di nuovo sul ventre,
punta il mitra al campanile e attende, al riparo dei colpi. Quando viene
il momento mira con cura, come fosse a una gara di tiro. L'ultimo fascista
cade fulminato col colpo. Adesso non c'è più niente da fare: allora Di Nanni afferra
le sbarre della ringhiera e con uno sforzo disperato si leva in piedi aspettando
la raffica. Gli spari invece cessano sul tetto, nella strada, dalle finestre delle case,
si vedono apparire uno alla volta fascisti e tedeschi. Guardano il gappista
che li aveva decimati e messi in fuga. Incerti e sconcertati, guardano
il ragazzo coperto di sangue che li ha battuti. E non sparano. È in
quell'attimo che Di Nanni si appoggia in avanti, premendo il ventre alla ringhiera
e saluta col pugno alzato. Poi si getta di schianto con le braccia aperte nella strada
stretta, piena di silenzio. »
COSI' GIUSTO PER RINFRESCARVI LA MEMORIA !