martedì 29 novembre 2011

L'ORA DELLA PAPPA !!!


mangiano...
come bambini con la testa bassa,
nella tazza della colazione...
e non si guardano alle spalle,
conoscono l'orario e mi corrono incontro,
sistemo la pappa nei piatti e loro mi si strusciano addosso,
ridono e miagolano, hanno davanti un inverno lungo e freddo,
ma li dove si rifugiano è riparato dalla pioggia e dal vento...
nonostante siano rimaste in piedi solo poche rovine...
resistono anno dopo anno, all'uomo ed alla sua violenta natura,
alla cattiveria ed all'infamia di chi si sente un essere superiore,
invece è solo una razza di distruttori, di inquinatori, di infami...
loro, gli ultimi tra gli ultimi, randagi di colonia, non inquinano,
non distruggono, come i cagnini abbandonati al canile, anime.

lunedì 28 novembre 2011
















APPENA ARRIVATO...

E GIA' PREMIATO !!!


G R A Z I E !!!!!!!!!!!


giovedì 24 novembre 2011

LA PACE, LIBERA DALLA CACCIA !


http://www.ecologiae.com/caccia-foche-video/41948/#more-41948

La pace vera non è una bandiera,

non è un modo di pensare, non è una moda.

La vera pace comincia, se la vuoi davvero,

ogni giorno in ogni tuo gesto.

La vera pace è in quello che fai, in quello che usi,

in quello che vesti, in quello che mangi.

Non cibarti di sangue, non vestirti di sangue,

non utilizzare ciò che ha causato dolore.

La vera pace è contro ogni forma di sfruttamento,

persecuzione, sofferenza indotta, morte.

La vera pace riguarda tutti i viventi,

a prescindere dalla specie a cui appartengono.

Comincia da subito a fare la pace con tutto,

con gli altri esseri, con questo pianeta.

Fallo ora ! La pace vera dipende sopratutto da te !

mercoledì 16 novembre 2011

65 BALENE MORTE SPIAGGIATE...

TUTTE E 65 MORTE LE BALENE SPIAGGIATE

BRUTTO PRESAGIO QUANDO GLI ANIMALI

DECIDONO DI NON VOLER SOPRAVVIVERE...


(ANSA) - SYDNEY - Sono morte tutte e 65 le 'balene pilota', o globicefale, che si erano arenate davanti a una remota spiaggia della Nuova Zelanda. Dei turisti avevano scoperto lunedi' sera il branco di balene, lunghe fino a 5 metri, arenate in una piana di marea davanti alla penisola detta Farewell Spit, nell'isola del sud del Paese.

giovedì 10 novembre 2011

CACCIATORE ASSASSINO SEPPELLISCE VIVO IL SUO CANE

GEAPRESS – Appartiene ad un cacciatore di Desenzano il cane sepolto vivo sotto mezzo metro di terra. Così l’ha trovato la Polizia Municipale di Desenzano subita accorsa, lo scorso primo novembre, dopo la segnalazione di un cittadino. Dalla terra si sente venire un lamento, diceva la segnalazione. Il proprietario del cagnetto di tredici anni, razza bretone, era così sicuro di essersene disfatto per sempre da non curarsi del tatuaggio del cane. Una persona apparentemente normale, proprietaria di altri due cani.

Quando la Polizia Municipale di Desenzano, giunta sul posto con una pattuglia di motociclisti seguita a ruota da un’altra pattuglia del Comando, ha individuato il terreno smosso, il cane non guaiva. Era anche difficile individuare con esattezza il punto del seppellimento, dal momento in cui l’intera area era già interessata da depositi di materiale vario di risulta. Poi un lamento. I Vigili si sono gettati in terra ed hanno inziato a scavare con le mani. Mattoni, ghiaia tutto rimosso nella maniera più veloce possibile. Poi, alla profondità di mezzo metro, incomincia a comparire il pelo del cane. “L’abbiamo spostato con la massima delicatezza – riferisce il Comandante – appena tolta la benda abbiamo visto gli occhi di fuori. Viene difficile ripensare a quei momenti“.Era disidratato, ma ha ricevuto quanto necessario per un primo urgente aiuto. Dopo quaranta ore di permanenza sotto terra, commentano gli inquirenti, non è possibile che il cane fosse moribondo quando è stato seppellito, o addirittura morto come ha dichiarato il proprietario. Ora sta meglio Jerry, il cane seppellito ancora vivo dal cacciatore di Desenzano (vedi articolo GeaPress) e salvato dalla Polizia Municipale guidata dal Comandante Carlalberto Presicci. Si va lentamente riprendendo, nonostante i suoi tredici anni e tutto quello che ha dovuto subire. Quaranta ore trascorse sommerso da mattoni, terra ed altro materiale.

In Italia, grazie alla legge 189/04 purtroppo è possibile solo una denuncia a piede libero. Il proprietario del cane, una volta individuato, è stato condotto in Caserma ed ha sostenuto che il cane era morto. Forse una tattica difensiva. Il reato di maltrattamento si applica solo per le condotte dolose, occorre cioè la volontà di uccidere o maltrattare. Niente imperizia o negligenza (condotte colpose). Il responsabile del maltrattamento, salvo che in caso di emanazione di Decreto Penale di Condanna (pena ridotta) rischia una massimo di 30.000 euro di multa. La previsione di pena reclusiva riguarda un massimo di 18 mesi. Una reclusione virtuale visto che trattasi di un periodo ben al di sotto della soglia di punibilità prevista dal nostro ordinamento giuridico. Finora, per i casi scampati alla prescrizione, le condanne più gravi emesse in Italia si aggirano intorno ai 12.000 euro di multa. La legge nazionale sulla caccia, inoltre, non prevede in questi casi alcuna previsione di ritiro di porto d’armi.

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assassinooooo !!!!!